venerdì 11 luglio 2008
mercoledì 28 maggio 2008
lunedì 12 maggio 2008
Perché gli uccelli che si posano sui fili dell'alta tensione non restano fulminati? I fili sono scoperti?
Diciamo dalla centrale idroelettrica che sta in montagna alla centrale elettrica di distribuzione che sta in città, e il relativo circuito elettrico equivalente. La centrale a monte può essere rappresentata come un generatore di tensione (alta per minimizzare le perdite per effetto Joule, e mantenendo la corrente bassa) diciamo 20000 Volt. I cavi diciamo siano lunghi 100 Km, abbiano una sezione di 1 cm2,e una resistività tipica dei metalli, diciamo 0,001 Ohm cm (W cm).
Nel circuito elettrico rappresentiamo con una resistenza da 10000 W la resistenza totale della linea ad alta tensione. La resistenza più piccola RL possiamo considerarla molto più piccola di quella della linea, la trascuriamo, e rappresenta il "carico" cioè la centrale di distribuzione, che ai fini del nostro discorso non è così importante.
Le due formule che servono in questo discorso sono le seguenti:
- la legge di Ohm V = R·I
e la sua formula inversa I = V/R
- e la formula della resistenza elettrica di un cavo R = r L/S
dove:
L = lunghezza linea = 100 Km = 10
S = sezione del cavo = 1 cm2
r = resistività del cavo = 0,001 Ohm cm = 10-3 W cm
quindi
R = resistenza totale del cavo = 10-3Wcm R· 10
R = 104 W = 10000 W
quindi ricaviamo dalla legge di Ohm il valore di corrente che passa in una linea ad alta tensione (20000 Volts) di resistenza 10000 W:
I = V / R ,
I = 20000 V / 10000 W = 2 A
Ora il nostro furbo uccellino si posa su un tratto del cavo, diciamo che tra le sue zampette ci sia un centimetro di cavo.
Per prima cosa dobbiamo sapere qual è la resistenza che offrono le zampette dell'uccellino al passaggio della corrente. Sui libri troviamo che la pelle dell'uomo offre una resistenza elettrica che varia tra 1000 e 5000 W. Immagino che il nostro uccellino abbia una resistenza un po' pù alta, diciamo 10000 W. Ora vediamo lo schema elettrico equivalente della situazione disegnata sopra: Alla resistenza dell'uccello abbiamo dato il valore stimato di 10000 W. Ma quanto vale la resistenza di 1 solo centimetro di cavo?
Come prima, dalla formula della resistenza elettrica di un cavo:
R = r L/S
dove:
L = 1 cm di cavo = 1 cm
S = sezione del cavo = 1 cm2
r = resistività del cavo = 0,001 Wcm = 10-3Wcm
quindi
R = resistenza di 1 cm di cavo = 10
R = 10-3W = 0,001 W
A questo punto ci rendiamo conto che la resistenza del centimetro di cavo su cui sono appollaiate le zampette dell'uccello offrono una resistenza alla corrente che è 10 milioni di volte minore di quella dell'uccellino, quindi la corrente tende a passare praticamente tutta nel cavo metallico. È come se avessimo una grande tubatura di un metro e un piccolissimo tubicino di un millesimo di millimetro: tutta l'acqua passerebbe nella sezione di tubo pi? larga. Per farci un'idea della tensione elettrica (o differenza di potenziale elettrico) a cui sono sottoposte le zampette e l'uccello stesso, basta riutilizzare la legge di Ohm, e cioè:
V = R·I
dove R è il parallelo tra le due resistenze
1/Ruccello + 1 /R1 cm cavo
e cioè 1/10000 + 1/0,001 = 0,0009 W.
Ricordandoci che la corrente sulla linea era stata calcolata essere 2 A, calcoliamo la differenza di potenziale tra le zampette:
V = 0,0009 W R· 2 A = 0,0019 Volt
Se vogliamo ancora essere sicuri che l'uccellino non riceva il passaggio di corrente, possiamo dividere la differenza di potenziale tra le zampe per la resistenza dell'uccello, che avevamo fissato a 10000 W , applicando la formula inversa della legge di Ohm:
I = V / R
I = 0,0019 V / 10000 W = 0,00000019 A
L'uccellino non se ne accorge neanche.
Ti ricordo che ben altra cosa accadrebbe se chi tocca un conduttore ad alta tensione tocca inavvertitamente un oggetto o un altro cavo che sia a un potenziale molto diverso o collegato a terra. Ti consiglio comunque di non effettuare esperimenti provando a spenzolarti attaccato a un cavo dell'alta tensione, magari con le due mani vicine vicine.
Fidati della mia risposta...
mercoledì 26 marzo 2008
lunedì 3 marzo 2008
SMS cancellati? Ora potrai recuperarli, senza dire MAGIA

E’ americano l’ultimo gadget in fatto di anti-privacy. Si tratta di un piccolo dispositivo con interfaccia USB, che se collegato al PC permette di leggere i dati presenti su di una scheda SIM. Fin qui niente di nuovo, esistono infatti dispositivi analoghi da diverso tempo. La vera differenza è che il nuovo prodotto della BrickHouse Security, è in grado di leggere anche i dati cancellati.
Il principio è analogo a quello dei software di recupero dati per PC. Fintanto che non si riscrive su una determinata cella di memoria, il dato in un modo o nell’altro è recuperabile. Lo stesso vale per le memorie di tipo SIM, permettendo così al dispositivo di recuperare SMS precedente cancellati.
Il prezzo di commercializzazione è di 149€ ma quello che più lascia perplessi è lo slogan per invogliare gli acquirenti che dice: “Hai mai desiderato di poter spiare il telefono di tua moglie, tuo marito, dei tuoi figli o del tuo collega, per vedere cosa fanno?”. In Italia la normativa sulla privacy vieta tassativamente di spiare parenti o colleghi, tuttavia potrebbe non essere illegale indagare sui figli minorenni in casi particolari. Come fatto notare dall’avvocato Bill Bierce al New York Post: “Se il padre o la madre pagano la bolletta del cellulare e Sonny Boy (nomignolo del figlio under 18, ndr) lo utilizza per fissare appuntamenti per comprare stupefacenti, i genitori hanno il diritto di controllare“.
Cosa fare dunque per assicurarsi di non lasciare traccia di messaggi cancellati dal proprio cellulare? Alla BrickHouse Security sostengono che l’unico metodo sicuro sia tagliuzzare la SIM, ma un suggerimento meno invasivo potrebbe essere quello di riempire nuovamente la memoria di messaggi andando così a sovrascrivere le zone di memoria occupate dai messaggi precedentemente cancellati.
Anche stando davanti al pc.....ci si ammala. Lo sapevate?


Chi passa molte ore al giorno davanti al computer è perfettamente consapevole che se non sta attento a mantenere una postura corretta si alzerà con mal di schiena, mal di collo, dolori al braccio (soprattutto quello con cui si usa il mouse) e alle spalle. Ma spesso la concentrazione per il lavoro da svolgere prende il sopravvento sull’attenzione alla posizione e a fine giornata ci ritrova con dolori alle articolazioni.
Il rischio di contrarre una forma di Computer Related Injury (malattia legata all’uso del computer) è estremamente alto.
Forme di patologie, come il dolore al tunnel carpale, mal di schiena e collo, e tendiniti di vario genere colpiscono in modo sempre più frequente giovani con età compresa tra 20 e 30 anni, quelli che vivono letteralmente in simbiosi con il PC. Il problema più grave di queste malattie è che tendono rapidamente a diventare croniche.
Sembrerebbe che ad essere maggiormente colpiti siano gli Indiani, una statistica, infatti, rivela che il 75% dei lavoratori indiani nel campo dell’informatica ha qualche sintomo doloroso legato alla sua interazione con il computer.
Una delle spiegazioni più attendibili di questo fenomeno è fornita dal dottor Deepak Sharan, direttore del centro di riabilitazione RECOUP di Bangalore. Secondo Sharan le dimensioni dei dispositivi e dei mobili progettati per ospitare i computer sono quasi tutti di provenienza occidentale e la conformazione fisica degli occidentali è un po’ differente da quella degli Indiani. Mediamente un nativo dell’India è 10 centimetri più basso di un occidentale e questo impedisce a chi lavora di trovare una posizione di comfort durante il proprio lavoro.
Ma ricordiamoci che non sono solo gli indiani che rischiano di ammalarsi per la posizione tenuta al PC. L’ideale sarebbe uscire dall’ufficio e avere tempo e voglia di fare una bella oretta di sport per sciogliere i muscoli e sgranchire le articolazioni.
Habbo Hotel, Vuoi chattare in un hotel virtuale?
Mentre le chat tradizionali si limitano a rappresentare una semplice stanza dalla grafica schematica e piana, su HabboHotel.it possiamo assistere a qualcosa di innovativo nel campo della vita sociale del web.
Viene proposto infatti un hotel virtuale tridimensionale, in cui si può chattare, mentre si gira per le stanze o mentre ci si dedica ad attività di vario tipo: fare shopping, andare in piscina oppure al pub, partecipare a feste a tema a seconda del periodo dell’anno. Si può fare tutto ciò in luoghi graficamente accattivanti, nei quali si possono incontrare diverse persone. Habbo Hotel è piaciuto soprattutto ai giovanissimi, non solo in Italia, ma anche in molti altri Paesi.
Si assiste a un tipo di vita virtuale che rispecchia, o cerca di rispecchiare, in tutti i suoi aspetti quella reale; una vita in cui ognuno può immedesimarsi, creando appositamente il proprio alter ego con tutte le caratteristiche fisiche che più gli piacciono e con le frequentazioni e le attività più gradite. Di certo ognuno può decidere se questo suo personaggio debba o non debba rispondere alla realtà, se vuole restare fedele a com’è nella sua vita reale, al suo se stesso di ogni giorno o se vuole allontanarsi da una vita concreta noiosa, deludente e angustiante e costruirsi una nuova identità e una nuova vita relazionale, un surrogato di occasioni e di luoghi di incontro.
In termini molto più contenuti e ridotti, ma con la stessa idea di fondo, Habbo Hotel, da questo punto di vista, si può considerare un po’ come “un’anticipazione” di Second Life, con cui certamente non può competere, ma che, nella sua originalità, costituisce un esempio da apprezzare, un’idea divertente e innovativa, che può di diritto essere annoverata fra le nuove frontiere del web o almeno come anticipatrice di esse.
La laurea su Second Life

La nuova era del web permette di risolvere il problema di molti giovani che quotidianamente sono costretti a spostarsi per seguire le lezioni universitarie. Grazie ad un accordo fra l’Università telematica “Uninettuno” e l’Università degli studi Roma Tre, sarà presto disponibile su Second Life un vero e proprio corso di studi universitario che consentirà di conseguire una laurea equipollente a quella tradizionale.
Il tutto, chiaramente, sarà reso più comodo dal vantaggio di non uscire di casa e più attraente per il contesto di “vita” virtuale” in cui è inserito.
Questo progetto apre veramente prospettive impensabili prima d’ora, nel suo riuscire a conciliare formazione accademica e un aspetto virtuale di internet come Second Life, che è diventato nel corso del tempo un vero e proprio fenomeno di rilevanti risvolti sociologici e psicologici.
Ancora una volta si assiste all’incontro fra vita reale e vita fittizia, fra identità vera e identità inventata. Una conciliazione fra aspetti contrastanti, che dovrebbe risolversi in un esperimento armonioso; un intreccio fra piani diversi dove il livello del virtuale finisce col diventare mezzo attraverso il quale si esplica e si attua il reale.
D’altronde l’Università di Second Life consentirà di sviluppare anche rapporti sociali e già in questo campo SL ha offerto molto, per esempio, con la festa della fine dello scorso anno, in occasione della quale gli avatar di moltissimi studenti e professori, anche distanti tra loro, hanno avuto la possibilità di incontrarsi.
Unire scambi culturali e sociali: un ottimo obiettivo di crescita per la società attuale grazie all’apporto del web 2.0.
venerdì 29 febbraio 2008
John Rambo --->al cinema

John
"Non si può vivere tutta la vita sopra una sella, bisogna fermarsi da qualche parte…" e così anche John Rambo ha trovato un luogo fisico e una condizione dell'anima dove cominciare progressivamente a invecchiare. Ma poi Stallone lo ha stanato e lo ha motivato con nuovi sviluppi narrativi. Così Rambo è tornato, sempre più stanco, sempre più in crisi, sempre più incazzato. Con la chiamata alle armi ritorna pure l'incubo della rimozione esplicitata dall'attore-regista attraverso l'evidenza del flashback, che rinnova al giovane spettatore come al vecchio e nostalgico, le vite precedenti del reduce belligerante del
Ri-vediamo il Rambo di Ted Kotcheff, veterano in cerca di un pacifico reinserimento, avversato ed emarginato dalla società, il reduce John del secondo episodio, disadattata macchina bellica che torna nuovamente utile al governo e all'esercito, e l'implacabile Rambo III di Peter MacDonald, in ritardo ideologico sugli avvenimenti della politica internazionale (la Perestojka), che convertiva in "amico" il nemico russo.
Il John Rambo ritrovato del titolo è una maschera (di dolorose metamorfosi) la cui referenza deve essere cercata all'interno del genere (quello dei "soldati in azione" dell'action movie degli anni Ottanta) e non rispetto alla società che la produce. L'eroe in action di Stallone, lanciato contro l'esercito militare birmano che da sessant'anni uccide, tortura, stupra, umilia e mutila la popolazione Karen, è fuori tempo massimo ma proprio per questo commovente, patetico e patibile: un corpo votato a tutte le esperienze del dolore e a ragione di questo capace di suscitare un sentimento di malinconica compassione. John Rambo è "il nostro che arriva" da un passato leggendario in un presente ordinario che non prevede la possibilità di esistenza dell'eroe. Soddisfatto il desiderio di catarsi dello spettatore con l'orribile punizione che occorrerà al perfido antagonista, Rambo lascia il passo alla modernizzazione incipiente, imboccando solitario la
Un film di Sylvester Stallone. Con Sylvester Stallone, Julie Benz, Paul Schulze, Matthew Marsden, Graham McTavish, Ken Howard, Rey Gallegos, Tim Kang, Jake La Botz. Genere Azione, colore 93 minuti. - Produzione USA, Germania 2008. - Distribuzione Buena Vista
martedì 26 febbraio 2008
Le labbra
Le pelle che costituisce le labbra si differenzia per struttura da quella del resto del corpo: l'assenza della cheratina, la sostanza che conferisce una certa rigidità alla pelle rende quella delle labbra più morbida e rosea, ma anche più delicata e esposta alle condizioni ambientali.
Come proteggere le labbra
Come proteggere le labbra da vento, sole, freddo e caldo eccessivo?
bisogna evitare di tirare eventuali pellicine e inumidire le labbra continuamente con la lingua, poiché si rischia di farle screpolare ulteriormente. Gli stick di burro-cacao svolgono un'ottima azione protettiva e di difesa. | |
è una zona molto soggetta alla formazione di piccole rughe, per questo motivo è consigliabile, ogni sera, l'utilizzo di una crema nutritiva o antirughe specifica. |
Rimedi naturali
Labbra screpolate: dermoprotettore all'olio di mandorle | |
• | 6 cucchiai di cera vergine grattugiata |
• | 6 cucchiai di olio di mandorle |
• | A bagnomaria fai fondere la cera, aggiungendo l'olio e mescolando; lascia raffreddare. |
Labbra tagliate: balsamo al miele | |
• | 3 cucchiai di miele liquido |
• | 7 gocce di olio essenziale di lavanda |
• | Mescola gli ingredienti e poi conserva in un vasetto l'impasto ottenuto. |
• | Ogni giorno prima di andare a dormire applica il balsamo sulle labbra. |
Labbra secche: crema ammorbidente | |
• | 2 cucchiai di olio di germe di grano |
• | 2 cucchiai di burro di karitè |
• | 4 gocce di olio essenziale di geranio |
• | Sciogli il burro e poi aggiungi gli altri ingredienti. |
• | Amalgama il tutto e poi applica sulle labbra. |
Ora conoscete tutti i segreti per avere labbra sempre perfette!